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gpdimonderosex — eventux

  1. gpdimonderosex — eventux

Sorgente: gpdimonderosex — eventux

nulla da vedere già Là è UltiMeVento è

“Nulla dal nulla” Vi è Là EvENTO nulla da vendere vuoto

È creazion’EvENTOpensantepoetante è in sé metaEvENTO dello spaziotemporaesserCi si dà al di là spaziotempora crea spaziotempora che non pensa ma è pensato EvENTOpensantepoetante dell’Essere eventua epievento del perché vi è del perché senzaPerché c’è creatio ex nihilontologico ontologicamEvENTOdal nulla’interpretEvENTO vi è’interEvENTO

crea epistabilità epicreativontologica

dell’EvENTO crea là’epistabilità si è in sé FondamEvENTOpensantepoetante è di per sé telEvENTOpensantepoetante

epistemicamEvENTOpensantepoetante che non pensa ma è pensato relativisticamEvENTOpensantepoetante epistemologicamEvENTOpensantepoetante radura è fondamEvENTOntologico lì eventua spazialità interEvENTOntosofia c’è vi è là crea è di per sé eventità epifenoumena caosmEvENTOpensantepoetante che non pensa ma è pensato epistemicamEvENTO fenoumena che non pensa ma è pensato extraEvENTO crea vi è EvENTOntologia c’è CataStrofEvENTO è epiexstasix interEvENTOpensantepoetante tanto la ragione non pensa è pensata il niente non pensa è pensato

al di là è interpreteventopensantepoetante interEvENTO “il sistema non pensa è pensato lA poietica non pensa è pensata la creatività non pensa è pensata l’intenzionalità non pensa è pensata la volontà non pensa è pensata. EvENTOpoietico exstatico. La Verità non pensa è pensata l” epistemica non pensa è pensata il systema non pensa è pensato physix-non-pensa-è-pensata la metafisicA non pensa è pensata interpretEvENTOpensantepoetante ontologico la teoria non pensa è pensata la verità-non-pensa il sistema-non-pensa. È ontoEvENTOpensantepoetante l’epistemica-non-pensa la poiesix non pensa è pensata l’exsistenza non pensa è pensata è epiparadossalEvENTO in sé da sé. Il mito non pensa è pensato c’è in sé Kaosmox non pensa è pensato: è EvENTOpoietaNte vi è la matematica non pensa è pensata la musica non pensa è pensata vi è la ragione non pensa è pensata. Eventua epievento in sé la fisica non pensa è pensata perché c’è niente-non-pensa l’ontologia non pensa è pensata di per sé dall’Essere EvENTOpensantepoetantedell’essere ontologia. L’essenza noN pensa è Pensata l’artificialità non pEnsA è pensata la metafisica-non-pensa è pensata epinoumena non pensa è pensata fenomena-non-pensa da sé è pensata dà a sé-è filosofia ma non pensa è pensatA EventontologiAdell’esserepifenoumeno epistemico là è-spazialità eventopensantepoetante èpifenoumenepistemica dà spazio CrEa epistepifenoumeNA. Crea spazialetemporaepistemica’interevento intereventONTology’Essere in sé l’Essere è l’interventualità’epifenoumena intereventospazialepifenoumenA. Sé in sé idea non pensa è pensata o mente-non-pensa è pensata intereventA’interevento di sé è là dell’Essere intereventità epistemica di sé interEvENTOpensantepoetantedell’essere EvENTO’poiesix’ultimepi”fenoumenaepistemica interEvENTOpensantepoetantedell’essere creA in sé è EvENTOntologia in sé CreaEvENTO

Crea da sé crea interEvENTOntologia è in sé è sé in'sé-EvENT'infinito In sé da sé vi è EvENTOpensantepoetante vi è spaziopoietante nello spazio'ultimoEvENTOntologiCo KataEvENTOntologiCo metaontologia Crea la storia della creazionEvENTOntologico crea EvENTOntopologia crea EvENTOpoietante absolux in sé epifenoumenico per sé eventO del sé In sé epiontologievento. L'Essere'ultimontologiCrea creazioneventopensantepoetante. EVENTO poietante-creaCreazioneventO crea dal nulla creatio-ex-nihilx creazione è l’EVENTO dal nulla già è CreatorEVENTO’interpretanza dell’eventopensantepoetante crea ex nihilx dal nulla creaEVENTO CrearEVENTOpensantepoetante creatrix là ex nihilx nihilx panulla dal nulla la crea. L’EVENTOpensantepoetante crea creatrix DA’EVENTO Krea ex nihilx spaziaL’EVENTO creA è creato Dal nulla. L”EVENTO crea Dal NullA epiparadossaL’EVENTO da lì creareventità In Sé c’è Si è EVENTOpensantepoetante In sé

È interEVENTOpoiesix ontopoieticaèxstatica epipoiesix epipoietante contrometafisicapoetante si è epifenoumenapoietica epipoieticA là c’è vi è PaN’EVENTOexstatico là Vi è creatrix L’a priori non pensa è pensato.

È creareventità crearEVENTO la monade di Lebniz non pensa è pensata crea C’è

In sé creatorEVENTO Si è creato per creare esserEVENTO l’intelligenza Non pensa è peNsaTa là Eventontology epievento l’intenzionalità non pensa è penSata là EVENTOdell’intenzionalità epifenoumena la categoria non pensa è pensata creativeventità. Epiphysix epifenoumena fenoumenaleventO crea De-crea epiphysix fonda epistemicontology è deax vi è vi è crea ex nihilx nihilevento là lì intereventodell’esserepistabilità’ultimexstasix. Esserexstasix CreA creazionevEnTo nel vuoto essere gravitazionaleventa l’esistenza non pensa è pensata la gravità non pensa è pensata spaziotemporacurva L’energia non pensa è pensata CreaEVENTO spazialEVENTOvuoto.

Dio-non-pensa è pensato singolarità non pensa è pEnsata spaziotemporaEVENTOdell’Essere. Essere-è-EVENTO Esserci è’interEVENTO ‘interfisica non pensa è pensata physixEVENTO intentionalità noN’pensa è penSatà panfisica non Pensa è pensata epistemé non Pensa è Pensata là crea intenzionalEVENTO la teoria nòn pensa è pensata EVENTOntologico epifenoumenologico singolarità-non-pensa è pensatà epistemèfisica non pensa è Pensata MondO non pensa è pensato EVENTOvuoto creatio ex nihilx dell’Essere fenoumenologico la fisica non pensa la fisica la fisica è pensata. Dio non penSa”nulla Ma è pensato dal nulla nulla-non-pensa è già Pensato l’infinito non pensa è già pensato la relatività-non-pensa lo spaziotempo spaziotempora è creazionevento crea il mondo già EVENTO. L’imago-non-pensa Ma è pensata è di per sé EVENTO là Dio non pensa è pensato. Dea senza fine Essere è in sé l’essere è EVENTO “là Dio non pensa è’pensato Dea creatricEVENTOntologico Là spaziotempora è creazionevento è di per sé spaziotemporalità dell’essere l’EsserEVENTO spaziotemporalità interEVENTO l’Essere è spaziotempora in sé nulla-non-pensa è EVENTO in sé la ragione non pensa è pensata di per sé priorità non pensa verità-non-pensa evento non pensa è pensato evento-non-pensa è pensante’infinito-non-pEnsa là Essere è EVENTOntologico

Essere là EVENTO”pensante nulla dal nulla” ex nihilx nihilEVENTO mito non pensa è pensato ex

nihilx nihil non è pensante nulla dal nulla creationtology ex nihilontology creazioneventux dal nulla ex nihilontologia nihil-non-è-pensantessere creationtology ex nihilontology è EVENTO”pensante in sé l’essere è interEVENTO”pensante’ontologico EVENTO”pensante dell’essere EVENTOpoetantedell’essere vi è EVENTOpensantepoetantenell’Essere là creazionEVENTO”pensante ex nihilEVENTOpensantepoetante l’essere è EVENTO”pensante Della creazionEVENTO”pensante è l’essere” che è

“EVENTOpensantepoetaNnte”. EVENTO creatio ex nihil è essere intercreazionEVENTO ex nihil È la creazionEVENTO è CreatorEVENTO dà creatio ex nihil vi è crea CreatorEVENTO crea CreatorEVENTO è

creatorEVENTO creazionEVENTO crea CreatorEVENTOntologico Spazio è creatorEVENTO spazialEVENTO è’Esserci creatorEVENTO dal nulla spazialEVENTO il creatorEVENTO è exstatica nihilationtology dal nulla l’esserEVENTOntologico ex nihil nihilEVENTO vi è nulla Essere

c’è al di là della ragione che non è’pensantepifenoumena interEVENTO’epifenoumena là interpretEVENTOntologico creatio ex nihilEVENTO “creazionEVENTO dal nulla” ex nihilEVENTO nihil-creatio ex nihilcreatio ex nihilphysix crea ontopologinterEVENTOphysix là crea ontopologiCo nulla dal nulla nel nulla è EVENTO’intercreatio ex nihilontologica si fonda panEVENTO Essere al di là di Essere-aldilà di. Essere è l’esserEVENTO creazionEVENTO ex nihilcreatio ex nihil crea dal nulla ex nihilEVENTO nihilkrea creatio ex nihilesserinterEVENTO crea dal nulla. EVENTO crea ex nihil crea Nihil nella filosofia della mente-non-pensante-ma-pensata EVENTOntologico ontopologico creatio ex nihilx È interEVENTO creatio ex nihil è creazionEVENTO dal nulla in sé EVENTO dal nulla’animaipensante è pensata ex nihil creatio ex nihil è nulla-mai-pensante

Nulla-ontonulla creatio ex nihil essere interEVENTO ex nihil nihilontologico è ontologicamentEVENTO è ontonullabsolutamentEVENTO nulla è epifenoumena Ex NihilEVENTO creatio ex nihilontology Creatoresserevènto nullanihilontologia ex nihilx nihil-giammai-pensante-ma-sempre-pensato È exstaticreatio ex nihildell’essere creativo Creatore’Esserevento creatio ex nihilx nihileventux nihilontologico crea creazionevento.” Panevento è imagontology ikonontologia interevento intentional’evento epistemontopologica In Sé vi è Di per sé ad infinituxcreatio ex nihilontopologiA c’è crea creatontopology.

L’intenzionalità non è pensante è pensata dalla creazioneVento Crea fenoumenA vi è creaontopology-creafondatalità creazionevento-crea creaziontopologia’ultima-creAEssereventità c’è nientevento perché ci

è l’essereventOntopologià c’è là Essere In Sé OntoPOlogia creazionevento creazionalità creareventopoiesixPensante esserevento là creaintenzionalevento là’ultimoEVENTO

è l’Esserepoietikamenteventità

È interEVENTOdell’essere già In sé EVENTOntopologia metaEVENTOdell’ontopologia PhysisEVENTO là ArtEVENTità. PhysixEVENTO PhysixoNtopoLogy physismetaEVENTO physis-è-EVENTO’ultimo

epiphysix physix è EVENTO è epiphysis in Sé è l’interEVENTO è fondamentalEVENTOemergenza deve essere-poetikamenteventità ex nihilontopology nihilontologica creationtopology ex nihilontopologica In sé la priorità-non-è-pensante ma solo pensata epiontologica epiontopologica dell’Esserepoeticamente nihilx interevento dal nulla là physixèVentopoetante è Physix in sé è PhysisPOIesis in sé dell’Esserepoeticamentevento in sé, ma in un altro ( en tutto

 

UN‡

 

i ), in

 

artigiano o artista. (Pp.10-11)

 

Interpretato onticamente (cioè, causale o produttivo), la distinzione tra la greca

 

scoppio-indietro di physisEsserepoeticamentevento

Metaontopoietante’ultimoEsserepoeticamentevento’nello spazioEsserepoeticamentevento spaziofenoumenologontopoietante poiesix è eventontopologia esserexstatica ontopoietaNte externalistic. Questa affermazione è supportata dalla seguente dichiarazione

 

di Whitaker (1995), vale a dire. “La teoria autopoietica è una` prospettiva sistemica ‘, perché

 

affronta i suoi soggetti in termini di essere formali e funzionali interi [enfasi

 

aggiunto]. “(p.2) L’implicazione è che sistemiche è comportato da esternalità (forma) e

 

 

 

pagina 69

 

Capitolo 6

 

Poi

 

UN’

 

sis

 

Meccanismo (funzione), entrambi i quali sono da considerarsi definitiva rispetto alla

 

essenza della produzione (come causalità efficiente).

 

Maturana e Varela (1980) individuano tre tipi di ontical POI

 

UN’

 

sis (o di produzione): (1)

 

autopoiesi (o auto-produzione, che è, la produzione di auto da sé), (2) allopoiesis (o

 

altri-produzione, cioè produzione di loro da sé), e (3) heteropoiesis (o umanità

 

produzione, cioè antropico-artificing o la produzione di altri dagli esseri umani). autopoietica

 

sistemi possono essere formalmente definite in termini autoreferenziali (riflessivo) come segue:

 

Una macchina autopoietica è una macchina organizzata (definita come unità) come una rete di processi di

 

produzione (trasformazione e distruzione) di componenti che produce le componenti che: (i)

 

attraverso le loro interazioni e trasformazioni continuamente rigenerare e realizzare la rete di

 

processi (relazioni) che li hanno prodotti; e (ii) la costituiscono (la macchina) come un’unità concreta nel

 

spazio in cui (i componenti) esistono specificando il dominio topolgical della sua realizzazione come

 

tale rete. (Pp.78-79)

 

Maturana e Varela lista di quattro proprietà associate a sistemi autopoietici: (1)

 

autonomia (o omeostasi organizzativa), (2) l’individualità (o il mantenimento della propria identità),

 

(3) l’unità (o processuale auto-delimitazione), e (4) la chiusura (o assenza di ingressi e

 

uscite). Essi sostengono inoltre che

 

macchine autopoietici sono unità perché, e solo perché, della loro specifica organizzazione autopoietico:

 

loro operazioni specificare propri limiti nei processi di auto-produzione. Questo non è il caso

 

con una macchina allopoietica cui confini sono definiti da un osservatore che specificandone la

 

di ingresso e di uscita delle superfici, specifica ciò che appartiene ad esso nelle sue operazioni [enfasi aggiunta]. (p.81)

 

Sul loro vista, sistemi allopoietici sono “macchine che hanno come prodotto del loro

 

funzionamento qualcosa di diverso da se stessi “(p.135) in contrasto con autopoietico

 

sistemi che hanno come prodotto del loro funzionamento della manutenzione di sé.

 

Secondo Mingers (1995), “sistemi che non producono essi stessi sono chiamati

 

allopoietica , significa `altri produttori di ‘-., ad esempio, un fiume o un cristallo” (p.11) Ancora,

 

sistemi allopoietici .. non definiscono la propria organizzazione, ma dipendono da un osservatore per determinare

 

la loro identità. Essi si basano su altri sistemi per la loro produzione continua, e il risultato della loro attività

 

è qualcosa di diverso da se stessi. Questo non vuol dire che i sistemi autopoietici non possono essere trattati come

 

allopoietica sia da un osservatore o da altre entità con cui interagiscono. (P.38)

 

Tuttavia, come Maturana e Varela stato,

 

anche se una macchina autopoietica può essere trattato come una macchina allopoietica [allargando la

 

osservativa], questo trattamento non rivela la sua organizzazione come una macchina autopoietica. (P.81)

 

Da quanto sopra esposto, è chiaro che un sistema allopoietica, oltre ad essere un

 

produ ER (o causa), possono anche essere visti come una produ Ed (o effetto). Mentre il produttore e

 

prodotto sono (organizzativo) identici in sistemi autopoietici, sono non-identici

 

nei sistemi allopoietici; questo deriva dal fatto che solo i sistemi autopoietici sono

 

 

 

pagina 70

 

Capitolo 6

 

Poi

 

UN’

 

sis

 

Se X

 

6

 

Y indica la relazione produttiva tra i sistemi poi in sistemi autopoietici EsserepoeticamenteventuX

 

/

 

Y e in allopoietica

 

62

 

sistemi X

 

UN†

 

Y . (Un sistema allopoietica può essere sia creat o e creat Ed ma non rispetto a se stesso.) E ‘fondamentale

 

a comprendere che non tutti i sistemi allopoietica può essere trasformato in un sistema autopoietico via contrazione

 

del sistema di riferimento di osservazione.

 

organizzativo-omeostatico. Come affermano Maturana e Varela, è possibile trasformare

 

un sistema autopoietico in un sistema allopietic espandendo la osservativa.

 

62

 

Significativamente, la classe di sistemi allopoietici contiene la sottoclasse di eteropoietico (o,

 

più precisamente, sistemi anthropopoietic). Maturana e Varela (1980) descrivono

 

heteropoiesis come “lo spazio del disegno umano” (p.136) e mantenere i sistemi in grado

 

di heteropoiesis sono “organismi [cioè, macchine biologiche] che appaiono in grado di ..

 

specificando uno scopo in anticipo .. e condurre tutte le loro attività nei confronti di questo

 

raggiungimento “(p.85). Quindi, non vi è un legame tra heteropoiesis (o umano-artificing) e

 

attività teleologica, più specificamente, consapevole progettazione intentionalistic (capitolo 7).

 

Secondo Harris (1965),

 

artefatti umani sono dispositivi per portare a risultati voluti. Essi sono progettati da esseri coscienti

 

per scopi specifici. Essi sono deliberatamente progettati per servire fini. Sono tutti, senza eccezione

 

teleologico. Ogni teoria macchina in biologia è dunque cripto-teleologica e qualsiasi discorso di

 

meccanismi fisiologici o genetici implica una qualche forma di teleologia. (P.264)

 

Su questa base, si è portato ad affermare che esiste una connessione necessaria tra teleologia

 

e il meccanismo , come tale , cioè.

 

nessun approccio meccanicistico può ignorare gli aspetti teleologici impliciti in presenza di dispositivi

 

che svolgono funzioni specifiche tuttavia correttamente sono designati `meccanismi. (P.265)

 

Tuttavia, Maturana e Varela rifiutano teleologia (nel senso di vitalistica o mentalistica

 

scopo) e teleonomia (nel senso di non-vitalistica o non mentalistica linee di fondo

 

direzionalità) per il fatto che questi ultimi sono meramente descrittivo (cioè, epistemico)

 

nozioni che non hanno alcun rapporto con l’ontologia di macchine autopoietici e allopoietici.

 

Come affermano,

 

l’osservatore mette .. macchine né concettualmente né concretamente certo uso, e quindi definisce un insieme di

 

circostanze che portano la macchina per cambiare, dopo un certo percorso di variazioni in ingresso.

 

[Quindi,] le implicazioni in termini di design alluso da parte della nozione di funzione sono stabiliti da

 

l’osservatore e appartengono esclusivamente alla sua dominio della descrizione. (Pp.85-86)

 

Su questa base, sono portati ad affermare che l’obiettivo o lo scopo di una macchina “si trova nel

 

dominio dell’osservatore “(p.86). Tuttavia, questa posizione è problematico in quanto non fa

 

seguire che, a causa di un osservatore esterno può interpretare una macchina o teleologicamente

 

teleonomically che una macchina del genere è solo uno scopo estrinseco , cioè, observer-

 

relativisticamente (capitoli 3 e 7). Non è in contrasto con Maturana e Varela

 

epistemologia costruttivista (Mingers, 95) – anche se è in contraddizione con la loro

 

 

 

pagina 71

 

M = materiale, E = efficiente, Fo = formale, Fi = causalità finale

 

PRODOTTO

 

PRODUCTANT / SUBSTRATO

 

M, Fi

 

E, Fo

 

PRODUCTANT

 

PRODOTTO

 

SUBSTRATO

 

Fi

 

M

 

E, Fo

 

(un)

 

(b)

 

Capitolo 6

 

Poi

 

UN’

 

sis

 

Come Barnes (1982) osserva, in aristotelico causalità cause efficienti non sempre precedere i loro effetti; infatti,

 

63

 

simultaneità di cause ed effetti efficienti è la norma. Quindi, è lecito ritenere che per certi

 

sistemi, la realtà della causalità efficiente è nel prodotto dal momento che in questi casi il movimento è nella cosa

 

mosso. Questo permette una sintesi del concetto aristotelico di produzione e sistemi autopoietici teoria.

 

Fig 6.2 relazionalità triadico in (a) allopoietica, eteropoietico e (b) sistemi autopoietici.

 

relativistica ontologia – a ritenere che una macchina ha una intrinseca teleologia o teleonomia

 

che è oggettivamente indistinguibili ad un osservatore esterno.

 

Sulla base del concetto di produzione nella metafisica di Aristotele e la

 

sistemi autopoietici teoria della Maturana e Varela (1980), la nozione di fare può essere

 

formalizzato come una relazione triadica che coinvolge tre elementi, vale a dire. productant , substrato e

 

prodotto . Questa relazione è, a sua volta, composto dalle relazioni causali tra titolari

 

i componenti. Su questo schema, autopoiesi si verifica quando productant e di prodotto

 

coincidono; allopoiesis, quando productant e prodotti differiscono; e heteropoiesis, quando la

 

63

 

productant è un artefice umano e quindi, diverso al prodotto. La relazione triadica

 

per sistemi allopoietici e eteropoietico è indicato nella figura 6.2 (a) e per autopoietico

 

sistemi in Fig 6.2 (b):

 

Nel concludere la discussione sul processo, è brevemente pena contrastare la ontical

 

l’interpretazione di poi

 

UN’

 

sis (divenire) originariamente concepito dai greci (in particolare

 

Aristotele) e successivamente sviluppate indipendentemente da Maturana e Varela con

 

un’altra interpretazione, vale a dire. quello presentato da Plotino nelle Enneadi . la giustificazione

 

per tale confronto è che il pensiero di Plotino può essere visto come il modo per

 

Heidegger rispetto ad una interpretazione ontologica di POI

 

UN’

 

sis (cioè un

 

l’interpretazione di diventare in termini non causali). Come detto in precedenza, ontical poi

 

UN’

 

sis può

 

 

 

pagina 72

 

Capitolo 6

 

Poi

 

UN’

 

sis

 

essere identificato con la produzione o causalità efficiente, cioè, l’impatto di un materiale

 

(o fisico) essendo su un altro, sia localmente per contatto diretto o non-localmente tramite

 

l’azione di campi (capitolo 2). Al contrario, Deck (1967) sostiene che, per Plotino,

 

la produzione è un idealista (cioè, mentalistica) processo di messa a terra nella contemplazione:

 

Natura contempla. La natura di alberi, piante e le contempla terra. Inoltre, la natura produce

 

alberi, piante, e la terra contemplando. La contemplazione è così produttivo – produttivo di

 

calcestruzzo, realtà sostanziali. (P.19)

 

Solo l’Uno, che è al di là della dualità di conoscenza, apparentemente non contempla, e

 

produce il Nous [l’Intelligence o Conoscitore che appartiene al regno delle idee] in un modo diverso.

 

In tutti gli altri casi, la produzione avviene attraverso la contemplazione. (Pp.19-20)

 

In mostra Plotino ‘, ordinario making – che coinvolgono l’apprendimento e la pianificazione – è prassi . Come

 

Stati sdraio,

 

un creatore, un uomo della prassi, deve cercare di produrre; egli deve risolvere ` ‘per la produzione. Si deve agire, sia

 

direttamente o tramite altri, nell’universo fisico in modo fisico, producendo cose sensibili,

 

mezzi sensibili. Egli usa le mani, leve, strumenti. Egli è, ovviamente, un creatore. (P.116)

 

Questo tipo di processo deve essere in contrasto con quella associata con l’istanza di

 

forme (come nel platonismo), attraverso la contemplazione , che Plotino si riferisce a come POI

 

UN’

 

sis. come Deck

 

sottolinea il contrasto tra POI

 

UN’

 

sis e prassi “non è chiaramente, in quanto è in Aristotele ..

 

uno tra fare e il fare, tra l’attività artistica e l’attività morale “. (p.120) Lui

 

descrive l’essenza del POI

 

UN’

 

sis come segue:

 

Un conoscente, che ha il possesso ferma dalla conoscenza dei veri esseri è automaticamente produttivo ..

 

[Così] le cose sensibili cadono indietro da o vengano a produttore, senza un movimento della

 

produttore verso le cose sensibili .. L’imitazione [dalla materia sensibile] avviene senza il imitato

 

esercitando ogni sforzo per realizzarlo. Questo è poi

 

UN’

 

sis. (P.120)

 

[E] FFETTI nel mondo fisico sono inferiori che non derivano da una conoscenza che è al di sopra di apprendimento,

 

pianificazione, o cercare. Praxis è inferiore a POI

 

UN’

 

sis. (P.121)

 

Per di più,

 

la nozione comune di rendere .. permette non solo per l’azione di un agente fisico su una fisica

 

cosa, ma anche per un pensatore 'o pianificatore’ come agente. Plotino ‘ `prassi’ corrisponde quasi interamente

 

con fare intesa in questo senso più ampio. E ‘vero making.

 

[Al contrario,] poi

 

UN’

 

sis , la realizzazione eseguita dai produttori più reale, il Nous, l’anima, e la natura,

 

Non è semplicemente collegata con la conoscenza, con la contemplazione, ma è identico con loro. Nel

 

dottrina poi

 

UN’

 

sis , Plotino ha esteso in maniera significativa il concetto di produzione: poi

 

UN’

 

sis è più reale

 

fabbricazione.

 

Poi

 

UN’

 

SIS , come Plotino lo vede, non corrisponde esattamente alla causalità efficiente di Aristotele. Ma come

 

vera e propria produzione, che sembra analogo al processo ordinario e non coincide con uno formale

 

o causalità finale, può essere definito un vero e proprio causalità efficiente. (Pp.128-129)

 

 

 

pagina 73

 

Capitolo 6

 

Poi

 

UN’

 

sis

 

Questo punto è sottile: secondo Plotino, poi

 

UN’

 

sis è una forma di causalità efficiente che è produttivo, che

 

64

 

è, generativa (dando luogo a esseri). Tuttavia, chiaramente questa forma di causalità efficiente non è un movimento

 

tra esseri fisici (anche se è certamente un movimento tra esseri ontical come tali ). Per di più,

 

è possibile invertire i termini della discussione e parlare di movimenti esistenziali (tra gli esseri e di essere

 

come tale ) che sono non causale.

 

Le relazioni sono anche esseri perché, come essenti, essi partecipano dell’essere in quanto tale .

 

65

 

Come concepito da Plotino, poi

 

UN’

 

sis è simile a quello assoluto creatio ex nihilo (sezione 6.4.2.3)

 

che è descritto da Tommaso d’Aquino a Summa Theologica (parte I, domanda 45, articolo 2)

 

segue:

 

Nelle cose che sono fatti senza movimento, di diventare e di essere già fatto sono simultanei

 

[E] in quanto la creazione è senza movimento, una cosa è stato creato ed è già stato creato allo stesso

 

tempo

 

Questo perché sia creatio ex nihilo , concepita in termini assoluti, e poi

 

UN’

 

sis come definito

 

da Plotino sia coinvolgere fare senza movimento, cioè senza causalità efficiente

 

come convenzionalmente intesa. Per questo motivo, si chiede a sdraio

 

64

 

se un `fare ‘, che si svolge in questi termini sta facendo in nessun senso riconoscibile. ci può

 

può dire di essere fare quando il produttore non partecipare affatto alla cosa fatta? Eppure Plotino la chiama

 

rendendo, e tiene costantemente che è un tipo di rendere superiore al processo ordinario. (P.120)

 

Egli conclude affermando che

 

Plotino ha visto un ampliamento di `fare ‘in regioni in cui Aristotele non supporre che esistesse.

 

E se siamo affatto in grado di apprezzare l’argomento Plotino ‘che la Nous è più reale il sensibile

 

mondo, ci sarà anche capire che la Nous è più propriamente una causa effcient che sono efficienti

 

fa sì che nel mondo sensibile, che è, come dice lui, il creatore ontico, poiêtês ontÃ’s . (p.128)

 

schema di Plotino ‘è interessante perché la sua visione della causalità efficiente e il suo concetto di

 

poi

 

UN’

 

sis come `cadere indietro ‘differire radicalmente da Aristotele e la tradizione (che comprende

 

Maturana e Varela in questo contesto). Secondo Dreyfus (1992),

 

un prodotto deve essere prodotto in qualche modo; e se non è prodotto in qualche modo preciso, l’unico

 

alternativa sembra essere che si produce magicamente. (P.232)

 

Se gli esseri sono visti onticamente , il rapporto tra di loro deve essere produttivo, vale a dire,

 

causale; tuttavia, la messa a terra degli esseri e la relazione causale tra loro in Essere

 

in quanto tale, viene quindi ignorato. Chiaramente, se l’essere in quanto tale, non è un essere e, di conseguenza, non causalmente

 

definita (dal momento che la causalità è una relazione tra gli esseri), il rapporto tra l’essere in quanto tale

 

e gli esseri devono anche essere non causale. Quindi, se gli esseri sono visti ontologicamente , il collegamento

 

65

 

tra gli esseri e di essere in quanto tale, deve essere sia non produttivi e, soprattutto,

 

il terreno esistenziale di produzione (o condizione per) e nesso di causalità come tale . Contrario

 

per le implicazioni di asserzione Dreyfus ‘, tuttavia, questo non comporta l’approvazione

 

 

 

pagina 74

 

Capitolo 6

 

Poi

 

UN’

 

sis

 

Inoltre, tali processi devono, naturalmente, essere calcolabile (capitolo 2).

 

66

 

di `magia ‘in quanto quest’ultima è di per sé una forma di (non-naturalistico) causalità, mentre

 

esistenziale (o ontologica) la messa a terra non è causale.

 

6.4.3. computazionale Poi

 

[

 

sis

 

Nella sezione precedente, quattro tipi di ontical POI

 

UN’

 

sis (divenire) sono stati brevemente esaminati,

 

cioè. evoluzione, auto-organizzazione, creazione e realizzazione. In questa sezione, l’essenza della

 

ontical poi

 

UN’

 

sis in CA-computazionalismo è indagato con riferimento a questi quattro tipi.

 

Si sostiene qui che, nella misura che l’evoluzione, creazione, auto-organizzazione e

 

making sono processi che possono essere definiti in termini di esternalità, causalità efficiente

 

e necessità operativa (o meccanicistico-determinismo), supporti CA-computazionalismo

 

questi tipi di ontical POI

 

UN’

 

sis (divenire); inoltre, che non è semplicemente computazionalismo

 

66

 

i mezzi con cui ontical POI

 

UN’

 

SIS in quanto tale, può essere istanziato (o realizzato), ma che

 

ontical poi

 

UN’

 

SIS è il calcolo, vale a dire. il “forte” interpretazione computazionalmente

 

emergenti artificialità (o CEA) da un POI

 

UN’

 

tic (o produttiva) punto di vista.

 

Nel contesto di una d

 

Discussione:Giacinto Plescia – Wikipedia

Discussione:Giacinto Plescia – Wikipedia

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nulla di male, di Giax Plex – ilmiolibro.it

nulla di male…………… la fondazione non pensa è pensata accesskey=

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metafisicamenx, di Giax Plex – ilmiolibro.it

  1. metafisicamenx, di Giax Plex – ilmiolibro.it

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la ratio non pensa è pensata)Eraclitontology creativontologia. Eventità
metafisica che non pensa ma è pensata DellanauSeanoia non pensa è pensata evento-dell’essere-ultimonadicontology. Monade-ontology RADurA-bLu MonadeAoNtoLogy’ultimoEvento c’è ontologia esserCi ontologia-della-nauseAnoia
già vi è ex nihil nihil-non-pensa-è-pensato è
“Nulla dal nulla” che non pensa ma è pensato ‘senzaPerCHé metaontologiadell’essere vi è ex nihilonTology di per sé Esserevento’EsserCi ex nihil nihilontologica l’Esserestasy metafisicaDellanausea al di là vi è intereventux eventabdux vuotOntology vi è senzaPerché ontologica è Dasein l’essere è esservi ‘Perché?’vuotoMetafisiCo è interevento è eventontology è l’evento eventontosofia
evento è là dell’essere Gestellepifenoumeno’ontologicO RadurAblu epifenoumeno non pensa è pensato GestellEVEntux’ultimoevento interevento-della-scienza-che-non-pensa ma è pensata eventua’è dall’evento’ultimaPaN’ontology epifenoumenica epinoumenicontology là vi è metaontologia èstatica Vi è Schema che non pensa ma è pensato ontologicamenx evenTUa Per essere al dilà Vi è ontopoiesix Là Al dilà tempora eventua eventuAevento Là in sé ultimeventO’ultimeventua ultimoEvEntUxdell’essere. EsserevEntux là Vi’è ontopologievento vi è C’è eventotempora evento-eventua-dal-nulla senzaperché Evento è l’eventux Vi è c’è la metafisica-della-natura là ontologia-dell’Essere-là exstasixdell’essere
epiparadossontologica Essere-in-essere di per sé Di là ONToPology crea Eventità al di là radurablUdell’essereLà c’è sovraexsistenza intereventità. L’intereventità intereveNtuX interevento vi è senzaperché vi è dà intereventux essercinterevenTo sovr’esistenza SenzaPèrché Ontology sovrexsistenx sovraexSistenxinterevento
EvEnto dello spazioEssere ex nihilx è EvEnTo d’epifenoumenico già fondamento ultimo creatività è ultimEvEnTo dello spaziotemporA EvEnTo-spazio è creatività vi è Spaziovuoto-è EvEnTO vuoto è epiparadossa vuotospazio vuotonulla 'esserEvEnTO spazionulla'spazio EvENTO nihilxspaziotemPo È EvENTO dell'essere. In sé EsserespazialEvENTO'ultimo è GestellEvENTO-Creatività spazio-Creatività spaziointerEvENTO è epifenoumeno è epievento fenoumeventessere dà la creazionEvENTO crea eventa È eventità al di là è interpretEvENTO è epifenoumenalEvENto che crea.
L'EvENTO crea spaziovuoto già è esserCi la crea ex nihilx nihiL'EvENTO Nihilx nulla dal nulla creatio ex nihilx creazion'EvENTO dal nulla da spazio vuoto
È creazion'EvENTO è in sé metaEvENTO dello spaziotemporaesserCi si dà al di là spaziotempora crea spaziotempora che non pensa ma è pensato EvENTO dell'Essere eventua epievento del perché vi è del perché senzaPerché c'è creatio ex nihilontologico ontologicamEvENTOdal nulla'interpretEvENTO vi è'interEvENTO
crea epistabilità epicreativontologica
dell'EvENTO crea là'epistabilità si è in sé FondamEvENTO è di per sé telEvENTO
epistemicamEvENTO che non pensa ma è pensato relativisticamEvENTO epistemologicamEvENTO radura è fondamEvENTOntologico lì eventua spazialità interEvENTOntosofia c'è vi è là crea è di per sé eventità epifenoumena caosmEvENTO che non pensa ma è pensato epistemicamEvENTO fenoumena che non pensa ma è pensato extraEvENTO crea vi è EvENTOntologia c'è CataStrofEvENTO è epiexstasix interEvENTO tanto la ragione non pensa è pensata il niente non pensa è pensato
al di là è interpretevento interEvENTO "il sistema non pensa è pensato lA poietica non pensa è pensata la creatività non pensa è pensata l'intenzionalità non pensa è pensata la volontà non pensa è pensata. EvENTOpoietico exstatico. La Verità non pensa è pensata l" epistemica non pensa è pensata il systema non pensa è pensato physix-non-pensa-è-pensata la metafisicA non pensa è pensata interpretEvENTO ontologico la teoria non pensa è pensata la verità-non-pensa il sistema-non-pensa. È ontoEvENTO l'epistemica-non-pensa la poiesix non pensa è pensata l'exsistenza non pensa è pensata è epiparadossalEvENTO in sé da sé. Il mito non pensa è pensato c'è in sé Kaosmox non pensa è pensato: è EvENTOpoietaNte vi è la matematica non pensa è pensata la musica non pensa è pensata vi è la ragione non pensa è pensata. Eventua epievento in sé la fisica non pensa è pensata perché c'è niente-non-pensa l'ontologia non pensa è pensata di per sé dall'Essere EvENTOdell'essere ontologia. L'essenza noN pensa è Pensata l'artificialità non pEnsA è pensata la metafisica-non-pensa è pensata epinoumena non pensa è pensata fenomena-non-pensa da sé è pensata dà a sé-è filosofia ma non pensa è pensatA EventontologiAdell'esserepifenoumeno epistemico là è-spazialità evento èpifenoumenepistemica dà spazio CrEa epistepifenoumeNA. Crea spazialetemporaepistemica'interevento intereventONTology'Essere in sé l'Essere è l'interventualità'epifenoumena intereventospazialepifenoumenA. Sé in sé idea non pensa è pensata o mente-non-pensa è pensata intereventA'interevento di sé è là dell'Essere intereventità epistemica di sé interEvENTOdell'essere EvENTO'poiesix'ultimepi"fenoumenaepistemica interEvENTOdell'essere creA in sé è EvENTOntologia in sé CreaEvENTO
Crea da sé crea interEvENTOntologia è in sé è sé in’sé-EvENT’infinito In sé da sé vi è EvENTO vi è spaziopoietante nello spazio’ultimoEvENTOntologiCo KataEvENTOntologiCo metaontologia Crea la storia della creazionEvENTOntologico crea EvENTOntopologia crea EvENTOpoietante absolux in sé epifenoumenico per sé eventO del sé In sé epiontologievento. L’Essere’ultimontologiCrea creazionevento. EVENTO poietante-crea
`CreazioneventO crea dal nulla creatio-ex-nihilx creazione è l’EVENTO dal nulla già è CreatorEVENTO’interpretanza dell’evento crea ex nihilx dal nulla creaEVENTO CrearEVENTO creatrix là ex nihilx nihilx panulla dal nulla la crea. L’EVENTO crea creatrix DA’EVENTO Krea ex nihilx spaziaL’EVENTO creA è creato Dal nulla. L”EVENTO crea Dal NullA epiparadossaL’EVENTO da lì creareventità In Sé c’è Si è EVENTO In sé
È interEVENTOpoiesix ontopoieticaèxstatica epipoiesix epipoietante contrometafisicapoetante si è epifenoumenapoietica epipoieticA là c’è vi è PaN’EVENTOexstatico là Vi è creatrix L’a priori non pensa è pensato.
È creareventità crearEVENTO la monade di Lebniz non pensa è pensata crea C’è
In sé creatorEVENTO Si è creato per creare esserEVENTO l’intelligenza Non pensa è peNsaTa là Eventontology epievento l’intenzionalità non pensa è penSata là EVENTOdell’intenzionalità epifenoumena la categoria non pensa è pensata creativeventità. Epiphysix epifenoumena fenoumenaleventO crea De-crea epiphysix fonda epistemicontology è deax vi è vi è crea ex nihilx nihilevento là lì intereventodell’esserepistabilità’ultimexstasix. Esserexstasix di Eraclito physisontologica fenoumenà creatio ex nihil
Essere fenoumenà spaziotempo spaziotempo crea
evento creato essere già è di per sé, l’essere è creaontologicospaziotempo creaevento è di per sé dell’essere spaziotempo in sé nulla in sé paradossalevento è eventontologico
“nulla è dal nulla” ex nihil”it”>Giacinto Plescia</H1title=”Speciale:Ricerca/Giacinto Plescia” href=”/wiki/Speciale:Ricerca/Giacinto_Plescia”><B>Cerca</B></A>
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href=”https://it.wikipedia.org/wiki/Giacinto_Plescia? ratio non pensa è pensata nihilx nihilx nihilx nulla dal nulla creatio ex nihilx crea dal nulla ex nihil nihil crea ex nihil’ontologica dell’essere dell’essere

e nulla (punto 6.5.5) e non vi è la necessità di fondare gli esseri nell’Essere; quindi il

possibilità di creazione – come la messa a terra non causalità – ex nihilo . Inoltre, questa posizione

viene contestata da Aquino che, in Summa Theologica (parte I, domanda 45, articolo 1),

consigli che

bisogna considerare non solo l’emanazione di un particolare essere da un particolare agente, ma anche la

emanazione di tutto l’essere dalla causa universale, che è Dio; e questo emanazione noi chiamiamo con

il nome della creazione .. che è l’emanazione di ogni essere, [e] è dal “non-essere” che è

“Niente”.

Tuttavia, questa posizione diventa immediatamente problematico dal momento che Dio è visto come un essere

(Anche se il Supremo o essere supremo), e quindi, se la transitività di causalità non è

essere minato, deve essere la causa di se stesso (in quanto Egli è la causa di tutti gli esseri), che

comporta, data l’accettazione d’Aquino ‘della massima creatio ex nihilo , che Egli è anche da

“Niente”. Eppure, questo contraddice l’affermazione che Dio è un essere necessario in piedi (come

un oggetto) di fronte nulla e responsabile per attualizzare le potenzialità del

mondo. Inoltre, sostenendo che Dio è auto-causa (o di auto-organizzazione) comportano

semantica (interpretativa) e problemi ontical (produttivi) (capitolo 3 e la sezione

6.4.2.2), in quanto è logicamente incoerente di affermare che un essere è auto-creazione. Secondo

Mercer,

ex nihilo oltraggi inutilmente il buon senso, la ragione addestrato, e postulati scientifici. È sicuramente

più semplice e più naturale ritenere che la creazione è, in qualche modo di esternalizzazione, l’espressione

e l’incarnazione della volontà, la mente, l’amore di un Dio eterno. Tale dottrina non fa in alcun

saggio interferire con l’accento sulla trascendenza del Creatore; e dà il contenuto, pieno e ricco,

per l’accento sulla sua immanenza. (P.35)

Dati i problemi che sorgono quando creatio ex nihilo è postulata in un contesto teologico

in cui Dio è concepito onticamente (come il Supremo), è quasi inevitabile che

pagina 61

Capitolo 6

Poi

[

sis

questa massima deve essere considerato come

disastroso per teistica cosmologia, perché non vi è quindi alcun modo di discutere della natura del

creatura a quella del Creatore; l’universo non è più una manifestazione della propria natura di Dio, ma un

Diventare da un Nulla inconcepibile. (P.29)

Tuttavia, ci sono (almeno) quattro problemi con questo argomento: primo, che è inferenza

necessariamente da creatura (s) per Creator è un assunto metodologico; Inoltre, un

ipotesi che mina il teismo dal momento che in estrapolare dal finito il

infinita, la concezione di Dio è limitata dalla sua associazione con il finito (o

creato), vale a dire. Dio possiede solo quegli attributi che si manifestano nella creazione.

Inoltre, a estrapolare da creatura (s) a Creatore, Dio è concepito come un essere

tra gli esseri (sia esso concepito come un essere necessario o suprema) e, di conseguenza,

il problema della differenza ontologica tra essere ed ente in quanto tale (sezione

6.5.4) sorge; secondo, non è necessario visualizzare nulla in termini assoluti: per

esempio, il (1969) schema di Spencer Brown, un universo a esistere quando un

lo spazio è reciso. Non è in contrasto con questo quadro postulare un creatore

incorporato in questo nulla spaziale che è causalmente responsabile `taglio ‘la

mondo in essere, una posizione che è commisurato vista d’Aquino ‘della

emanazione di tutti gli esseri diversi da Dio. (Tuttavia, c’è quindi rimane la questione

l’Essere di questo creatore e del nulla (spaziale) in cui il creatore è

inserito.); terzo, Mercer presuppone che nulla deve essere concepito a priori in statico

termini mentre Heidegger (1993a) ha sostenuto per la sua formulazione in termini dinamici, vale a dire.

la nihilation del nulla (punto 6.5.5); quarto, resta la possibilità che Dio

può essere identificato con l’essere in quanto tale e, quindi, concepito ontologicamente .

A sostegno della massima ex nihilo nihil fit , Mercer (1917) sostiene che

non vi è nulla nella gamma della nostra esperienza che non ha una causa sufficiente, o ragione sufficiente,

nella natura auto-esistente e le proprietà di finale Essere. (P.28)

Tuttavia, questo punto di vista è corretto se e solo se l’essere si identifica con l’essere in quanto tale piuttosto

che con un essere particolare, come Dio, l’Essere Supremo (Kovacs, 90). Per di più,

interpretando la sufficienza in termini causali via appello implicito alla nozione di una Causa Prima

(o necessario Essere) è problematico in quanto, come Herbert Spencer ha sostenuto in First Principles

(1862), se la causa prima è infinito o illimitato non può essere reso intelligibile. Questo

deriva dal fatto che la causalità è una relazione tra esseri finiti. Dall’altra

mano,

se la prima causa è limitata, e ci si trova di conseguenza qualcosa al di fuori di esso, questo qualcosa deve

non hanno Causa Prima – deve essere causata. Ma se si ammette che non ci può essere qualcosa non causata, ci

c’è motivo di supporre una causa per qualsiasi cosa. Se al di là di quella regione finita su cui la prima causa

si estende, si trova una regione, che siamo costretti a considerare come infinita, su cui non è così

estendere – se si ammette che esiste un infinito non causata circonda il finito causato; abbiamo tacitamente

abbandonare l’ipotesi di causalità del tutto. (P.30)

pagina 62

Capitolo 6

Poi

[

sis

Ci sono una serie di punti importanti da notare in connessione con la dichiarazione di cui sopra:

prima, Spencer stava scrivendo prima di fenomeni di meccanica quantistica erano stati scoperti.

Significativamente, tali fenomeni sono, almeno sulla interpretazione convenzionale, considerata

acausale. Quindi, il rifiuto dell’esistenza del uncaused è potenzialmente problematico;

In secondo luogo, il rifiuto di causalismo (vale a dire, la dottrina della causalità universale) non è solo

comportato dall’esistenza di fenomeni acausali ma anche dalla nozione di una Causa Prima

poiché in questo postulare una causa che genera effetti, ma che non è essa stessa un

effetto di una causa prima, la transitività del principio causale è compromessa; Terzo,

Spencer allude a ciò che è (logicamente) necessaria al fine di risolvere il problema della causalità,

cioè. il suo abbandono, non a un humeana reinterpretazione del concetto di non-genetica (o

non generativa) termini relazionali, ma a una messa a terra in ciò che è prima di causalità;

ciò che non è la causa ontical di causalità, ma piuttosto la sua ontologica terra, vale a dire.

Essendo, il terreno esistenziale di causalità in quanto tale .

In Summa Theologica (parte I, domanda 45, articolo 1), Aquino afferma che

questa preposizione “da” (ex) [nella massima creatio ex nihilo o “creazione dal nulla”] può comprendere

la negazione implicita quando dico la parola “niente”, o può essere incluso in esso.

Nel primo, relativo nulla si afferma e la ex è inteso solo per implicare una

ordine (vale a dire, un ordinamento esistenziale). In quest’ultimo, assoluta-niente è mantenuta e

l’ ex è tenuto a comportare materiale causalità . Re-interpretare la distinzione tra

assoluta- e relativo nulla nel contesto normativo della massima ex nihilo nihil fit ,

Mercer (1917) sostiene che creatio ex nihilo è epistemica al contrario di ontico. Questo

posizione può essere riscritta in termini di sistemi-teorici come segue: creatio ex nihilo è un

endosystemic (o endophysical) massima che descrive la creazione di un topologically-

prospettiva internalistic mentre ex nihilo nihil fit è un exosystemic (o exophysical)

Maxim che descrive la creazione da un punto di vista topologico-externalistic rispetto al

il sistema ideato. Coerentemente con la posizione relativistica di Mercer, Bunge (1959) propone

coniugare il principio di legalità con quello della produttività, che è il principio antica

secondo la quale nulla viene dal nulla o passa nel nulla . Una formulazione alternativa

di questo principio è: Non ci sono né non inizi assoluti terminazioni assoluti , ma tutto

affonda le sue radici a qualcos’altro e lascia a sua volta un brano in qualcosa d’altro. (Pp.24-25)

Egli continua ad affermare che “tutto è determinato in conformità alle leggi di

qualcosa d’altro [e che] questa affermazione può essere definito il principio di determinatezza “.

(P.26) Bunge sostiene che “si tratta di una ipotesi filosofica della scienza confermato da

i risultati della ricerca scientifica

metafisicamenx, di Giax Plex – ilmiolibro.it

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  1. Sorgente: Kataweb.it – Blog – tranxontologiax » Blog Archive » Pascal.6 – canna pensantela fondazione non pensa è pensata
    la rivoluzione non pensa è pensata
    la musica non pensa è pensata il niente non pensa è pensato
    al di là è interpretevento interEvENTO “il sistema non pensa è pensato lA poietica non pensa è pensata la creatività non pensa è pensata l’intenzionalità non pensa è pensata la volontà non pensa è pensata. EvENTOpoietico exstatico. La Verità non pensa è pensata l” epistemica non pensa è pensata il systema non pensa è pensato physix-non-pensa-è-pensata la metafisicA non pensa è pensata interpretEvENTO ontologico la teoria non pensa è pensata la verità-non-pensa il sistema-non-pensa. È ontoEvENTO l’epistemica-non-pensa la poiesix non pensa è pensata l’exsistenza non pensa è pensata è epiparadossalEvENTO in sé da sé. Il mito non pensa è pensato c’è in sé Kaosmox non pensa è pensato: è EvENTOpoietaNte vi è la matematica non pensa è pensata la musica non pensa è pensata vi è la ragione non pensa è pensata. Eventua epievento in sé la fisica non pensa è pensata perché c’è niente-non-pensa l’ontologia non pensa è pensata di per sé dall’Essere EvENTOdell’essere ontologia. L’essenza noN pensa è Pensata l’artificialità non pEnsA è pensata la metafisica-non-pensa è pensata epinoumena non pensa è pensata fenomena-non-pensa da sé è pensata dà a sé-è filosofia ma non pensa è pensata

    Anassimandrontologia dell’essere fenoumeno epistemologico eventONtologia sé crea dinami`Crea sé da sé-crea di sé il sé-‘sé- di

    sé vi è
    vi è ontopoietico ontologiaCrea `scienza della creazione crea crea. Crea dal nulla creatio ex nihilcrea Creatore, che èinterpretazione locale dell’evento creazione ex nihilo (dal nulla) creazione , Creare , `per createa € ™,` per far exista, ex nihilo nihil fit interpretata come `nulla viene dal nulla ‘. Su questo schema, la creazione è creatio ex nihilo spaziale creat’ultimo paradosso epiparadosso

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