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Ontologia del MITO Il mito è essenzialmente un luogo, una topologia del mito dell’abisso, della fondatezza, Aldila: la storia del mito è la storia dei luoghi del mito, la storia mitika del mito è la storia dell’Essere mitiko, o dell’eterno ritorno del mito o della risonanza infinita dell’essere nel mito, nella latenza, custodita, curata per eventuarsi nella mitica epoke. La storia del mito è la storia della radura dell’Essere, dell’Essere diradato, cancella, senza Essere nel baratro mitiko, senza nulla, nulla, scopo, tramonto, Eclisse. Nessuno ancora è stato libero di cercare la storia della ontologia del mito, aldilà della ermeneutica teologica, oltre la categorica, epistemica, paradigmatica la metafisica nichilista. Non c’è né l’ontologia dell’essere mitico, né ontosofia del mito o della storia mitika del mito. La storia del mito mi sono trovato sulla storia mitica della Libertà: Senza che sono liberi di contemplare il mito non è mito ma solo fondamentalismo teologico, teocrazia: la storia mitika del mito è la storia mitika della libertà dell’essere in presenza della contemplazione della divinità dell’Essere. Il mito è quando l’essere si pone dinanzi nella contemplazione dell’Essere che si dà, si getta alla presenza nella radura, nella topologia dell’Essere, quale ontologia dell’Essere poetante, il Gegengrundsein che si eventua nella ontovarietà di la gettatezza del mito è la radura poetante che custodisce, kriptata, latente la cura dell’Essere. I luoghi della Gegengrundsein sono gli spazi kaosmici ove si getta dinanzi, davanti l’Esser mitiko i luoghi del mito sono quelli che si sono trovati a noi di fronte non ad un orizzonte del mondo, o ad una prospettiva mondana, o un tramonto o eclisse cosmici, ma l’Essere è abitato poeticamente dall’orizzonte e dalla prospettiva dell’Essere senza fine, declino, tramonto, senza eclisse, quale eterno ritorno della risonanza dell’Essere mitiko. Solo così si eventua l’epochè della storia mitika, non teokratica, del mito. Tanto per essere rigorosi fino in fondo: il mito non è la topologia della teocrazia, né il mito è la singolarità nichilista cosmica del tempo immaginario, Giacchè quelle suggestive topologie sono sempre categorie della prospettiva del mondo tramontante mentre l’orizzonte di Essere il mitiko non si trova mai di fronte alla eclisse, al tramonto, alla fine della storia, il tempo, lo spazio, del kosmo. Nel mito invece c’è l’eterno ritorno della differenza ontologica tra il Gegenseyn e il Widerseyn: non il nulla o il nulla, ma l’Essere che ci viene incontro, l’Essere che si getta alla presenza, per abitare l’Essere che contempla la radura. La storia mitika del mito è la storia della differenza che si eventua nell’ontologia poetante, quale presenza che abita il luogo kaosmico. La storia mitika del mito è la storia dell’Essere che contempla l’essere di fronte, quale presenza della radura, non ha dove non abitato né l’entità, né è per noi, né la mondità, né la metafisica, né la teocrazia , ma solo la risonanza dell’Essere che ci viene incontro, quale eterno ritorno. Pag. 06 la storia mitika del mito della Physis è la storia dalle origini ai Templari, tanto per abitare i luoghi storici del mito, si eventua nella risonanza quale Essere mitiko Essere divino stesso che ci viene incontro, Essere che abita l’Essere, Essere che si incontra kriptato nel mitiko Essere della Physis. La topologia, il luogo in cui l’Essere ci viene incontro e vive per noi è “mithos”: la topologia del mito è la mitika topologia della storia del “mithos” solo nella topologia del “mithos” eventua la storia che la storia mitika del “mithos”: Giacchè lì è solo la libera d’essere storia mitika del “mithos” e mai più storia della teocrazia, storia metafisica della teologia teocratica, storia metafisica della teologia teocratica, storia della volontà di potenza di la teocrazia, storia di teocratica etica. I luoghi dove “mithos” ci viene incontro, o dove l’essere incontra l’essere che si eventua ed abita l’essenza del pensiero poetante, sono i luoghi del “mithos” sacri, dark, quelli misterici, kriptati, perché che la vicinanza di l’essere con la sua Ikona che si getta alla presenza e la abita è mitica nel senso di indicibile, inaudita, e dai paradigmi fisici cosmici, la storia mitika del mito è la storia degli spazi liberi, abita da solo a è l’Essere che ci viene incontro, che Gegenseyn, mai nullità, e nel contempo: Essere che si incontra nell’essere che viene generata e vissuta, nella contemplazione, Le varietà del venire incontro dell’Essere sono infinite, inexp
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